Progetto – Formazione e Supervisione Diretta sui Disturbi dello Spettro Autistico

di | 22 Novembre 2017

Premesse

Considerato una delle sindromi più complesse e difficilmente gestibili dell’età evolutiva, l’autismo viene definito dalla comunità scientifica internazionale come un disturbo pervasivo dello sviluppo che si manifesta entro il terzo anno di età, associato a gravi deficit nelle aree della comunicazione (turbe qualitative e quantitative del linguaggio), dell’interazione sociale (turbe qualitative e quantitative delle capacità relazionali, con tendenza evidente all’isolamento), dell’immaginazione (uso inappropriato e stereotipato di oggetti) e a problemi di comportamento (auto ed etero aggressività, iperattività fisica accentuata, ipersensibilità alle variazioni dell’ambiente circostante o delle figure di riferimento affettivo).

Negli ultimi venti anni si è riscontrato un aumento del 600% della diffusione della sindrome e questo non può essere imputato soltanto alla migliore capacità diagnostica anche precoce acquisita dai professionisti. Oggi l’incidenza tocca 1 bambino ogni 170 nati.

Inoltre, la scuola spesso si trova ad affrontare situazioni di difficoltà nell’accoglienza di bambini con autismo, nella difficoltà di comprendere la causa dei comportamenti bizzarri o problematici dei bambini e di individuare le strategie più adeguate d’intervento.

Questo progetto nasce dalla richiesta della scuola di fornire un sostegno formativo e tecnico per l’inserimento di una bambina con Disturbo dello Spettro Autistico, nel contesto scolastico, in modo da favorirne la crescita nelle diverse aree dello sviluppo.

Il PEIAD (Progetto Evolutivo Integrato Autismo e Disabilità) e la Mission dell’Associazione Il Filo dalla Torre ONLUS

L’Associazione Il Filo dalla Torre ONLUS nasce a Roma nel 1994, ed è composta da operatori (psicologi ed educatori) da volontari, e da famiglie con un bambino (o ragazzo) autistico, o con problemi relazionali e cognitivi.

Il lavoro svolto dall’Associazione verte sui principi e la metodologia dell’approccio P.E.I.A.D. (Progetto Evolutivo Integrato Autismo e Disabilità), utilizzato nel trattamento dell’autismo, dell’X Fragile, dell’ADHD e dell’handicap psichico.

Il disturbo autistico coinvolge tutte le aree evolutive del bambino, dall’autonomia, al livello cognitivo, all’area relazionale. Per questo, nel P.E.I.A.D., l’intervento abbraccia tutti gli ambienti di vita del bambino e delle persone che sono coinvolte nella sua crescita (genitori, insegnanti, operatori, volontari, ecc.), sia da un punto di vista educativo che relazionale.

Le diverse attività promosse dall’Associazione hanno sempre, come obiettivo di fondo, la realizzazione di un percorso di crescita personale, per favorire lo sviluppo della consapevolezza nella vita e nelle azioni quotidiane.

L’intervento che si basa sull’approccio P.E.I.A.D. si pone come obiettivi fondamentali la crescita e l’evoluzione dei bambini e dei ragazzi con autismo, X Fragile, ADHD e disabilità psichica, e di tutte le figure appartenenti ai contesti di riferimento (genitori, insegnanti, operatori, ecc.), attraverso l’utilizzo di strategie cognitivo- comportamentali e sistemico-relazionali utili alla stimolazione e all’acquisizione degli obiettivi definiti in seguito alla valutazione.

Questo modello, inoltre, pone particolare attenzione all’ascolto emotivo, non solo del bambino, ma anche delle persone che si occupano quotidianamente di lui, poiché, per far fronte alle difficoltà che egli incontra nella sfera relazionale, è indispensabile che ogni sua figura di riferimento (genitori, insegnanti, operatori, ecc.) abbia un ascolto ed un’apertura costante verso le proprie emozioni, sia nel rapporto diretto con il bambino, che all’interno delle relazioni che instaura nella propria vita quotidiana.

Il P.E.I.A.D. parte dall’ipotesi dell’esistenza di una capacità innata di percezione delle emozioni nel rapporto con l’altro; nel bambino autistico tale capacità sarebbe amplificata e allo stesso tempo caratterizzata dall’incapacità di riconoscere e denominare le emozioni e di individuare la fonte emotiva (interna o esterna). Tali carenze impedirebbero al bambino di gestire ed elaborare le proprie emozioni, con conseguente grave difficoltà ad autocontenersi, e spiegherebbero quindi sia il suo tentativo di mantenere inalterate le condizioni ambientali sia i comportamenti “problematici” spesso apparentemente incomprensibili. In questo senso, ad agitare emotivamente o sensorialmente un bambino autistico potrebbe essere la persona che gli è accanto o alcuni elementi ambientali non percepibili con una sensibilità comune.

Alla luce di questo, la Mission dell’Associazione Il Filo dalla Torre ONLUS, recita come segue:

L’Associazione Il Filo dalla Torre orienta il suo lavoro di studio, ricerca ed intervento per l’evoluzione globale dell’essere umano, con autismo, ADHD ed handicap psichico.

Nell’ambito delle sue attività, l’Associazione applica i fondamenti dell’Educazione Evolutiva, attraverso l’approccio PEIAD (Progetto Evolutivo Integrato Autismo e Disabilità), sostenendo la crescita globale di tutti i contesti di riferimento che gravitano intorno alla persona diversamente abile.

Il lavoro quotidiano viene realizzato con amorevolezza e spirito di Servizio, nell’idea di percorrere con consapevolezza il Sentiero della Vita.”

Obiettivi del Progetto

Il seguente progetto ha l’obiettivo di sostenere il personale docente nella conoscenza e nella definizione di un progetto individualizzato per una bambina con Disturbo dello Spettro Autistico, in modo da favorirne la crescita armonica in diverse aree dello sviluppo.

In particolare, gli obiettivi del progetto sono i seguenti:

  • Fornire agli insegnanti una conoscenza di base sul Disturbo dello Spettro Autistico
  • Favorire la visione della diversità non come limite, ma come risorsa ed opportunità di crescita
  • Diffondere una visione evolutiva del Disturbo dello Spettro Autistico
  • Fornire agli insegnanti delle linee guida per l’osservazione dei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico
  • Fornire agli insegnanti delle linee guida per la strutturazione dell’ambiente scolastico
  • Evidenziare il concetto di Empatia Emotiva
  • Realizzare insieme agli insegnanti un’osservazione strutturata in classe
  • Fornire delle indicazioni tecniche finalizzate a favorire lo sviluppo della comunicazione e della relazione in bambini con autismo
  • Realizzare una supervisione diretta rispetto all’intervento svolto nel contesto scolastico con una bambina con autismo

Modalità di realizzazione

Il progetto prevede la realizzazione di due fasi.

In una fase iniziale, verranno realizzati con tutto il corpo docente della scuola, due incontri formativi sul Disturbo dello Spettro Autistico della durata di 6 ore, da svolgersi nella sede della scuola interessata, in due giornate formative di 3 ore ciascuno.

Il programma degli incontri è il seguente:

Primo Incontro

  • Le principali caratteristiche dell’autismo
  • Autismo e Pensiero visivo
  • Autismo ed empatia emotiva
  • L’importanza dell’ascolto emotivo
  • Saluti e conclusioni

Secondo Incontro

  • L’importanza della strutturazione dell’ambiente scolastico
  • L’uso di ausili visivi per favorire la comunicazione
  • L’uso di ausili visivi per favorire l’apprendimento
  • Saluti e conclusioni

Le tecniche e le strategie che verranno utilizzate nel lavoro saranno:

  1. Parte teorica con la presentazione di slide
  2. Condivisione di esperienze vissute, da parte dei formatori e degli insegnanti
  3. Visione di filmati
  4. Discussione aperta in gruppo e confronto.

Successivamente, verranno realizzati incontri di supervisione diretta mensile, con l’obiettivo di sostenere il personale educativo nel definire una programmazione individualizzata, che tenga conto delle risorse del bambino e nell’individuazione delle strategie di intervento più adeguate, per il raggiungimento sia di obiettivi didattici, sia dell’acquisizione di competenze comunicative e relazionali.

Inoltre, l’intervento ha la finalità di facilitare l’integrazione nel gruppo-classe di appartenenza, attraverso specifiche attività di gruppo.

Affinché tutti gli obiettivi vengano raggiunti e considerati, l’intervento prevede diverse fasi di lavoro e l’utilizzo di materiali diversi, che sono:

  • Osservazione del comportamento del bambino in ambito scolastico, nei diversi momenti della giornata
  • Osservazione del lavoro svolto con il bambino
  • Condivisione dell’osservazione realizzata
  • Confronto con le insegnanti sull’intervento realizzato
  • Strutturazione spazio-temporale degli ambienti e delle attività all’interno del sistema scolastico
  • Definizione delle attività utili al consolidamento e l’acquisizione delle abilità emergenti e non acquisite, rilevate attraverso l’osservazione
  • Definizione, lettura e analisi funzionale dei comportamenti non comprensibili
  • Definizione delle strategie comportamentali utili alla trasformazione dei comportamenti non comprensibili
  • Riflessione globale finale attraverso l’osservazione dei risultati raggiunti

Personale coinvolto

Il Progetto verrà realizzato da personale formato e con anni di esperienza nell’intervento con i Disturbi dello Spettro Autistico.

In particolare, il professionista coinvolto è la Dott.ssa Gulinelli Maria Sole, Psicologa