GUARDARE OLTRE 2018/2019

di | 10 Ottobre 2018

L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. La Direttiva stessa ne precisa il significato: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
I BES indicano una vasta area di situazioni per i quali il bambino necessita della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003.
L’età evolutiva, proprio per sua stessa definizione, richiede l’individuazione precoce di tali problematiche, per permettere alla comunità, scuola e famiglie in primis, di rispondere in modo adeguato. Solo in questo modo si apre la possibilità, per i bambini, di beneficiare di percorsi personalizzati che gli consentano di affrontare in modo adeguato il percorso di crescita, da un punto di vista didattico, affettivo e relazionale.

Tale progetto vuole proporre un intervento di SCREENING, attraverso l’osservazione e la discussione con i docenti, di Bisogni Educativi Speciali. In particolare il lavoro appare più indicato per le classi prime e seconde, in modo da poter rilevare il bisogno ed avviare un’attività di progettazione.

INTERVENTI PREVISTI

Il progetto verrà svolto all’interno dei plessi della scuola primaria di Settimo Milanese e si articolerà nelle seguenti azioni:

  • Somministrazione di un breve questionario ai docenti, per rilevare i bisogni emergenti.
  • Avvio della fase di osservazione nelle classi, articolata in tre ore, una di osservazione ed una di proposta di attività.
  • Rendicontazione dell’osservazione con indicazione delle situazioni per le quali attivare un intervento personalizzato.

La specialista, inoltre, laddove sia ritenuto opportuno, potrà affiancare le insegnanti in eventuali colloqui con le famiglie.

In aggiunta, verrà dedicato uno spazio di progettazione rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia, in funzione delle situazioni che potranno emergere nel corso dell’anno.