IN RETE

di | 21 Giugno 2017

Più il possesso dei telefoni di nuova generazione, l’utilizzo di internet e dei social entrano precocemente nella vita dei ragazzi, più diviene importante che i genitori stessi siano a conoscenza del loro corretto utilizzo, delle risorse ma anche dei rischi che questi possono comportare. Spesso, infatti, non si è consapevoli di quale “strumento” siano dotati i ragazzi; utilizzare internet, chat e social è il modo più rapido per raccogliere informazioni, fare ricerche, sentire gli amici, ma anche quello migliore e più veloce per creare una rete di contatti in ogni ambito, anche non idoneo all’età dei ragazzi.
Per quanto tutti abbiamo nell’immaginario il fatto possa accadere a qualcun altro e in posti lontani, la verità è che l’adolescente è spesso influenzabile, ha voglia di scoprire, di conoscere, di andare ‘oltre’, e non sempre ha il senso del pericolo abbastanza sviluppato per stare in guardia, senza la guida di persone responsabili.
L’adolescenza è di per se un periodo particolare, che presenta numerose caratteristiche contrastanti e a volte bizzarre, che vengono giustificate come momento di passaggio, ma che rendono questa fase evolutiva particolarmente delicata.
Questo progetto vuole sensibilizzare, in particolare, lo sguardo degli adulti verso ragazzi con bisogni educativi speciali (BES) in quanto, possono da un lato, essere maggiormente bersagliati (ultimamente proprio tramite gruppi whatsapp e simili) sia dai compagni che dai loro genitori, venendo emarginati, ridicolizzati od umiliati a causa delle difficoltà che presentano in determinati ambiti. Dall’altro possono
diventare dei veri e propri ‘leader negativi’ che gli altri prendono come esempio, e ai quale aggregarsi per sentirsi protetti e commettere azioni verso potenziali ‘vittime’.
Obiettivo degli incontri, infatti, è rendere i genitori consapevoli di come i ragazzi manifestino i loro disagi, delle risorse che dei rischi nell’uso del web e dei social e delle strategie che possono attuare nell’ottica di prevenire possibili pericoli.

Obiettivi
• Aiutare i genitori a divenire maggiormente consapevoli delle difficoltà dei propri figli
• Spiegare che cosa si intende per bullismo e per Cyberbullismo
• Aiutare i genitori ad entrare maggiormente in contatto con i vissuti emotivi dei propri figli
• Sostenere i genitori nel delicato compito educativo
• Promuovere la riflessione su cosa vuol dire essere genitori
• Riflettere con loro sui rischi che le nuove tecnologie nascondono e sulle risorse
• Far riflettere sulla relazione con le insegnanti e sulle modalità con cui i genitori affrontano le dinamiche scolastiche

Destinatari
Genitori di ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado

Metodologia
All’interno degli incontri verranno alternati momenti teorici ad attività esperienziali, quali role-playing, “giochi” motori e di espressione artistica individuali e di gruppo, e momenti di riflessione sulle tematiche inerenti al progetto.

Professionisti
Gli incontri saranno co-condotti da una Psicologa e da un’educatrice

Tempi
5 incontri di un’ora e mezza ciascuno con una cadenza quindicinale

Spazi
Aula

Materiali
Fogli, penne, pennarelli e pastelli a cera